martedì 28 novembre 2006

Cinesi e cineserie

Una rivista porno azzurra.
La finestra lasciata aperta
forse è proprio lì
per ricordarci qualche cosa.

Dietro la bottiglia non c’era nessuno.

I nostri fantasmi litigano tra di loro.

Sul biglietto sopra il tavolo
c’è scritto che è inutile colpevolizzarsi
se non sanno approfittare fino in fondo
della pausa caffè.

Chi prevede il tempo che farà domani,
dice che da quando non ci sono più mezze stagioni
sono cose che succedono.

La tua camicia bianca
tarda misteriosamente ad asciugare.

I cinesi,
facce gialle
che vendono borse sotto casa,
sono pronti a giurare
che mi ami sempre meno.

Per i cinesi,
occhi piccoli,
facce strane,
todo a cien,
ogni cosa è difficile.

Stringono le labbra sottili,
quando sotto le coperte
contano l’incasso della giornata.

Cinesi,
facce piatte,
tutte uguali,
sempre qualcosa da fare,
mai nessuno di loro che cazzeggia,
qualche incidente programmato sul posto di lavoro.

I cinesi,
teste di cazzo
ed i loro rapporti settimanali
sulla mia doppia vita,
lasciati ogni lunedì mattina
dentro la cassetta delle lettere.

Ogni volta mi rimproverano qualcosa di nuovo.

Farebbero meglio
a correggere la loro ortografia di bambino
piuttosto che farmi perdere tempo in questo modo.

Cinesi teste di cazzo!

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