venerdì 24 novembre 2006

Metanfetanina's nights

Masticavamo tutto,
nell’epoca degli investimenti,
delle morti atroci,
dei tuoi ultimi minuti inutili,
delle insopportabili urla delle donne,
delle truci sette d’America,
dei matti furiosi,
delle cimici,
di Cimicilandia,
degli uomini che intendono fare,
dei figli di puttana,
dei sei,sei,sei.

Lo facevamo davvero:
muovere le automobili con la forza della mente.
Nelle Metanfetamina’s nights,
ci chiedevamo chi fosse
che assieme alla fidanzata quindicenne,
commetteva omicidi in serie.
I serial killers degli anni cinquanta,
come quelli alla televisione.
Non sò se è un’allucinazione,
ma mi tocca di nuovo andare nell’aldilà
per salvarla da Jhonnie Bartley.
Credo che qualcuno,
comunque,
un giorno dovrà punirla.

Tutti che si uccidono.

Prediligono ancora le armi bianche.
Ed alla fine
i Supermostri
Democratico-demoniaci,
che stanno sottoterra,
si mangiano i cattivi,
se li portano all’inferno,
ed i pennelli
si rompono in modo insolito,
direi sovrannaturale.

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